La nostra sede
La sede de L'Officina Culturale si trova all'interno del Campus delle Associazioni: una struttura urbana molto particolare e suggestiva, realizzata grazie alla riconversione, effettuata anni fa dall'allora Amministrazione Comunale, del villaggio-dormitorio destinato alle maestranze impegnate nella costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Milano. Un'opera di riqualificazione ha permesso di poter assegnare a molte delle associazioni locali la maggior parte delle oltre trenta unità disponibili, ognuna delle quali ha una superficie interna di quasi 300 mq, oltre ad ampi spazi verdi esterni.
Nel Campus esiste un'ampia possibilità di parcheggio.
All'interno della nostra sede sono stati ricavati due ampi saloni, uno dei quali attrezzato a sala teatrale, una cucina con annesso angolo bar e altri spazi destinati a ufficio, attività sociali e servizi: spazi accoglienti e attrezzati, climatizzati, che permettono lo svolgimento di tutte le nostre attività nelle migliori condizioni possibili.
Le Combat de Chivasso
di Adriano Pasteris
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regia di Gianluca Vitale
Lo spettacolo
Il testo scritto da Adriano Pasteris, appassionato cultore di storia, soprattutto di quella relativa al periodo napoleonico, è un excursus che, partendo dal 14 luglio 1789, giornata che segna l'inizio della Rivoluzione Francese, arriva fino alla battaglia di Marengo.
Nasce dall'amalgama di diversi testi, in parte realizzati per la mostra "L'armata perduta", tenutasi a Chivasso nel Palazzo Einaudi a fine 2012, dedicata ai giovani del nostro territorio che si arruolarono tra le file dell'esercito napoleonico, in parte per presentazioni storiche al "Caffé Firenze" di Chivasso, in parte scritti appositamente per questa drammaturgia.
Lungi dall'essere un accademico resoconto storico, questo lavoro pone la storia al centro della scena, rendendola fruibile e soprattutto godibile ad un pubblico il più vasto possibile, anche grazie al sapiente inserimento di aneddoti e curiosità, sempre contestualizzati, coerenti e ben amalgamati con la realtà storica e il ritmo narrativo.
Il punto focale del testo è il rapporto tra Napoleone Bonaparte e Chivasso: due entità solo apparentemente distantissime che, grazie al lavoro di ricerca e di scrittura di Adriano, scopriamo avere invece un intenso seppur breve legame.
Mai scontato o cattedratico, lo stile drammaturgico de "Le Combat de Chivasso" si rivela invece fluido e piacevole, con una sua forza intrinseca capace di tenere avvinto lo spettatore per quasi un'ora e mezza di racconto.
Note di regia
Quando Adriano mi ha proposto di portare in scena un racconto storico, ho accettato volentieri la sfida: il testo ha una freschezza e una immediatezza che ben si sposano col teatro di narrazione, lasciando spazio a interventi registici interessanti e all'inserimento di drammatizzazioni attoriali in scena, senza soluzione di continuità con la narrazione.
Il tempo utile per arrivare alla messa in scena è stato davvero poco, ma abbiamo lavorato sodo: Adriano e gli attori hanno affrontato le poche ma intense prove con grande entusiasmo e altrettanto impegno, riuscendo così a realizzare lo spettacolo entro la scadenza prevista.
Le soddisfazioni sono state molte ma, sopra tutte, quella di aver scoperto in Adriano Pasteris una capacità narrativa che mai avrei sospettato. Lavorare insieme è stato sicuramente piacevole e divertente ma è stato soprattutto molto soddisfacente perché ho trovato in lui, che attore non era, una determinazione e una passione spesso inusuali anche in attori di provata esperienza.
Gianluca Vitale
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